L’Agenzia delle entrate, il 28 dicembre 2018, interviene con il Provvedimento Direttoriale prot. 527125/2018 a regolamentare le problematiche connesse alla fatturazione elettronica per i servizi di pubblica utilità, tra i cui gestori annoveriamo anche i Comuni: somministrazione di acqua, luce e gas, servizio idrico, luce votiva.
In particolare il Provvedimento regolamenta le modalità di emissione della fattura elettronica per i contratti stipulati prima del 2005, con soggetti persone fisiche non titolari di impresa, per i quali l’ente gestore non è in possesso del codice fiscale del committente.
La presa di posizione dell’agenzia delle entrate è intesa a regolamentare tale fattispecie ma nulla dice in merito all’agevolazione prevista dal DM 370/2000 con riguardo alla “registrazione a corrispettivi” delle bollette-fatture. Nel caso fosse confermato l’obbligo di emissione della fattura elettronica anche per le bollette-fatture di cui al DM 370/2000 gli enti locali dovrebbero sicuramente rivedere le modalità organizzative della gestione della riscossione di tali servizi.
Resta comunque fermo, per gli enti locali, l’obbligo della fatturazione elettronica B2B ed anche B2C per tutti i servizi erogati per i quali non è prevista l’annotazione nei corrispettivi.