Con il differimento del termine di deliberazione del bilancio di previsione 2016, stabilito al 30 aprile 2016, si verifica nei Comuni un inedito affollamento di adempimenti in scadenza, costringendo i ragionieri ed i revisori degli enti locali ad un vero e proprio tour de force.
La Conferenza Stato Città ed autonomie locali, nella riunione del 18 febbraio, ha espresso parere favorevole alla proroga della deliberazione, da parte del Consiglio Comunale, del bilancio di previsione 2016 facendo coincidere tale scadenza con quella ormai consolidata dell’approvazione del rendiconto concernente l’annualità 2015.
L’approvazione di tali documenti contabili presuppone la predisposizione di altri atti propedeutici agli stessi sui quali l’organo di revisione è chiamato, sulla base delle nuove disposizioni normative introdotte con l’armonizzazione contabile, ad esprimere un proprio parere: il D.U.P. Documento unico di programmazione e il riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi.
Al fine di programmare il lavoro da svolgere nei dei collegi di revisione è necessario che gli organi di controllo predispongano una nuova agenda dei lavori cercando di ottimizzare i tempi necessari all’elaborazione dei pareri e della relazione.
Nei primi giorni del mese di marzo occorre porre l’attenzione alla delibera di riaccertamento dei residui attivi e passivi.
Le disposizioni recate dall’art. 228 del tuel prevedono che “prima dell’inserimento nel conto del bilancio dei residui attivi e passivi l’ente locale provvede all’operazione di riaccertamento degli stessi, consistente nella revisione delle ragioni del mantenimento in tutto od in parte dei residui e della corretta imputazione in bilancio, secondo le modalità di cui all’art. 3, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, e successive modificazioni”.