Il contributo in conto interessi sui mutui richiede la firma del Revisore

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15 Febbraio 2016

Con un comunicato pubblicato in data odierna 15 febbraio 2016 sulla pagina internet del sito Finanza Locale, il Ministero dell’interno rammenta che dal 1 al 31 marzo 2016, i Comuni, le Province e le città metropolitane, potranno richiedere un contributo in conto interessi relativamente ai mutui  assunti nell’anno 2015 per spese di investimento, di cui alla legge 23 dicembre 2014, n. 190, comma 540.

La richiesta deve essere inoltrata con modalità telematica mediante la trasmissione di apposita certificazione sottoscritta digitalmente dal responsabile del servizio finanziario e dall’organo di revisione economico- finanziaria che “assumono diretta e personale responsabilità circa la veridicità e l’esattezza dei dati ivi riportati.”

Il contributo è stato previsto dal comma 540 dell’articolo 1, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, che recita testualmente: “Nello stato di previsione del Ministero dell’interno è istituito un fondo, con una dotazione di 125 milioni di euro per l’anno 2016 e di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2017 al 2020, finalizzato alla concessione di un contributo in conto interessi ai comuni, alle province e alle città metropolitane su operazioni di indebitamento attivate nell’anno 2015, il cui ammortamento decorre dal 1° gennaio 2016. Con decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sentita la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, da adottare entro il 28 febbraio 2015, sono stabiliti modalità e criteri per l’erogazione del contributo in conto interessi di cui al primo periodo.”. Pertanto, il contributo in conto interessi è erogato dal Ministero dell’Interno in favore degli enti che abbiano attivato nuove operazioni di indebitamento, sotto forma di mutuo presso istituti di credito autorizzati, per spese di investimento nell’anno 2015, il cui ammortamento decorre obbligatoriamente dal 1° gennaio 2016. Per spese di investimento devono intendersi quelle riportate all’articolo 3, comma 18, legge n. 350 del 24 dicembre 2003 (legge finanziaria 2004).